mercoledì 27 novembre 2013

PUNTAONGE

1 commento:

  1. PUNTAONGE
    Ogni quadro ha la sua storia personale, anche quello che di getto di solito lo si fa senza pensare a nulla….Quando sono stato invitato nel settembre 2012 ad esporre un quadro per una rassegna dal titolo “Voce alla Pittura” chiedendoci di narrare la sua storia, il primo pensiero è andato al “PUNTAONGE” termine coniato da mia sorella e questa è la storia che vado ora a raccontarvi…
    Avevamo tutti un’età compresa fra i 20 e 30 anni una meravigliosa compagnia, tutti uniti dalla voglia di stare assieme, come a tutti i giovani capitava di confrontarci con i nostri sentimenti più intimi, ma come tutte le compagnie che si rispettino, era e ancora in buona parte lo è, “divertirsi”…. Qui in paese nei primi anni 80 non avevamo tante pretese, ci bastava riunirci la sera al bar Tricheco che in pratica l’avevamo fatto nostro e in parte anche distrutto, e le occasioni per inventarci nuove soluzioni per passare ore ridendo scherzando ecc non ci mancavano proprio…..una sera d’inverno come spesso succedeva alzavamo il canto, per cui sfoderando repertori vari abbiamo iniziato a cantare una canzone storpiandola come spesso succedeva con parole nostre inventate … beh in una di queste occasione, mia sorella si alza e dice “adesso faccio un puntaonge”… la Rosa che non si tirava mai indietro a queste iniziative, l’ha seguita e attaccate alla ringhiera che delimitava il soppalco del bar, hanno in iniziato a ballare, ricordo benissimo che si chinavano e si alzavano in punta di piedi guidate da una coreografia chiaramente inventata al momento, ma i loro movimenti come sempre ci piegavano in due dalle risate, per cui dall’ora il puntaonge non è mai mancato ed è una costante ancora adesso quando ci si ritrova ormai quelle rare volte…ma per mia sorella no, basta darle un la ed eccola che prende posizione e balla…..
    …..il suo puntaonge non manca mai…..
    Finalmente quando si è accasata con il suo amore nella loro casa, la prima cosa che mi ha chiesto è questa Alberto dipingimi un puntaonge!!!!!
    Detto e fatto nel giro di pochi giorni aveva il suo quadro appeso in una parete del soggiorno…..
    Avrei potuto creare la situazione de bar ma mi sembrava scontata, ho pensato ad altre situazioni, ma poi ho scelto una figura per sfondo e per soggetto minimalista, stilizzando lei semplicemente in punta di piedi che danza in riva al mare… e questo dice altre cose, ma questa è un’altra storia…… tutto qua…..
    Ecco questa semplice storia di questo quadro semplice, per sua natura non lo è perché accende un continuo rinnovato entusiasmo, che continua a rappresentare per noi, non uno stile di vita ma una vera e propria espressione nel corpo sottile del cuore…
    Per gli amanti della tecnica il quadro è fatto in acrilico con campiture di candele sciolte e terminato con un’unica colata sempre di candele sciolte, mentre la cornice è un impasto di terra del mio orto, sabbia, colorante concentrato e colla vinilica per legare il tutto….
    E’ bello quando si ha la possibilità intrecciare i fili della vita danzando……
    A mia sorella Stefania …… e non aggiungo altro…
    PUNTAONGE estate 2006 100x 135
    Alberto Pezzolato

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